CAMBIARE SI PUO', SE NON ORA QUANDO!

mercoledì 28 novembre 2007

Forse il gelo si scioglie........



Fini vede il sereno: con Silvio sarà pace
- mercoledì 28 novembre 2007

da Roma«La pace scoppierà. Berlusconi è il padre nobile del centrodestra e il centrodestra non può assolutamente consentire che il patrimonio accumulato in questi anni vada perduto o disperso». Amedeo Laboccetta è un dirigente di lungo corso di Alleanza nazionale, uno di quelli che, nel nome della sua storia ma anche dell’amicizia e dalla stima che da sempre lo lega al leader di Via della Scrofa - e ancor prima a Giorgio Almirante - può permettersi di parlare a Gianfranco Fini senza timidezze o vizi di deferenza. È per questo che quando lunedì mattina lo incontra per una chiacchierata informale, gli esprime con chiarezza il suo pensiero.«Caro Gianfranco, ma che vogliamo fare con Berlusconi? La società civile legata alla nostra parte politica, il popolo del 2 dicembre, non riesce proprio ad accettare le divisioni attuali. L’elettorato ci dice che bisogna riprendere a lavorare al dialogo. È ora di tornare a costruire». La replica del leader di An è rassicurante e fatalista. «Amedeo, vedrai che quando questa stagione di emozioni forti si sarà placata le ragioni della politica finiranno per prevalere». Laboccetta, però, insiste. E si candida ad avviare in prima persona le prove tecniche di riconciliazione, indossando i panni del pompiere e dell’emissario di pace. «Gianfranco, visto che nessuno vuole fare il primo passo, lo faccio io. Con la mia associazione Polo Sud, a cui da sempre danno il loro contributo esponenti di tutti i partiti del centrodestra, a gennaio organizzerò a Napoli un grande evento sul Meridione, invitando te, Berlusconi, Casini e Bossi. È la nostra gente che vuole vedervi insieme».L’entusiasmo di Laboccetta convince Fini che gli concede il suo via libera. E il dirigente partenopeo compie subito il primo passo. Telefona a Marcello Dell’Utri e fissa un appuntamento per la prossima settimana per iniziare a tessere la sua trama e provare a dare il suo piccolo contributo. Quel che è certo è che per dissipare la tensione ci vorrà un investimento di buona volontà da entrambe le parti. Qualcosa, comunque, si inizia a muovere, soprattutto grazie alla spinta proveniente dalla base. Ieri, ad esempio, nel corso di un convegno della Fondazione Farefuturo, un ragazzo si è alzato in piedi e dalla platea ha chiesto al leader di An se non sarebbe ora di «tornare allo spirito del 2 dicembre». «Non parlo di politica» la risposta di Fini. Corredata da una postilla: «Comunque oggi è il 27 novembre, al 2 manca poco, a quella data ci stiamo arrivando, la sua domanda è profetica».
È proprio da questa volontà di popolo che Laboccetta vuole tentare di far ripartire il dialogo. «La gente al Sud è esasperata, il fallimento delle amministrazioni regionali è sotto gli occhi di tutti. Ora dopo lo spariglio di Berlusconi bisogna tornare a puntare sul futuro. Berlusconi deve fare il regista della coalizione e del ritorno al governo. Dobbiamo smettere di fare regali alla sinistra».



Fonte il giornale .it

sabato 24 novembre 2007

IMMIGRAZIONE:COMINCIAMO DA QUI.........


Finalmente si fa sul serio :




Noto con piacere che un Sindaco eletto nelle file del centro sinistra ha fatto delle scelte di destra .
La cosa mi fa pensare!!! Ma è la cosa giusta .

Infatti il sindaco di Cittadella ha effettuato un ordinanza che prevede delle regole applicando la legge ,ponendo dei requisiti per la residenza in un territorio .
Le regole sono :

1) un lavoro con uno stipendio minimo di 5 mila euro .

2) presentazione dell’ultima busta paga ,del contratto di lavoro o della comunicazione di assunzione al centro per l’impiego .

3) per gli imprenditori basta presentare l’attribuzione della partita IVA.

4) Limite di reddito per il numero dei componenti famigliari, 5061,68 solo richiedente + un
famigliare,10123,16 richiedente +due o tre famigliari, 15185,04 richiedente +quatro famigliari e
oltre.

Mi sembra che questo Sindaco abbia le idee chiare ,la cosa che gli contesto che è di centro sinistra ,ma poco male perché il buon senso non sta ne a destra ne a sinistra ,o no .
Tutto questo per stimolare il nostro Sindaco a fare altrettanto ,lasciando da parte le posizioni di quei giurassici di rifondazione e ricordarsi che è il Sindaco di tutti.

Sono convinto che è il volere della maggioranza dei cittadini del comune di Berra che si facciano questo tipo di scelte per combattere l’immigrazione non costruttiva.

Buon lavoro.

venerdì 23 novembre 2007

Ringraziamenti




Voglio ringraziare i 6 Sindaci dell'ex mandamento per la loro presenza all'iniziativa che si è svolta ieri sera presso la sala torre di Copparo ,penso sia stata una serata interessantissima sotto il profilo della collaborazione e dello sviluppo di un territorio , ribadisco l'importanza della collaborazione con CNA per le fasi di progettazione di qualsivoglia progetto di sviluppo, noi ci siamo.



Un ringraziamento particolare lo voglio fare alla giunta e ai consiglieri presenti del Comune di Berra che sono intervenuti numerosi Grazie.



giovedì 15 novembre 2007

Ascoltiamo L'Europa......


Noi abbiamo una fortuna l'Unione Europea .

se non siamo ancora falliti come sistema paese è perché siamo comunitari ,infatti con i Governi che si sono succeduti dal 1948 fino ad arrivare ai giorni nostri ,che hanno fatto di tutto ma non le scelte importanti per riuscire a crescere e ammodernare il paese ,sembra che la fortuna ci stia venendo incontro .

l'Europa non permetterà che l'Italia diventi come il Burundi .

L'articolo che inserirò parla di sitemi di telecomunicazioni e linee veloci , ed e tratto direttamente dalla rappresentanza in Italia della Commissione Europea.

Perché nessuno ne parla di questi cambiamenti?

Buona lettura .

Ne beneficeranno 500 milioni di consumatori
La Commissione ha adottato oggi le proposte di riforma delle norme UE in materia di telecomunicazioni. Con la riforma la Commissione vuole consentire ai cittadini europei, ovunque si trovino e ovunque viaggino nell'UE, di beneficiare di servizi di comunicazione di migliore qualità e a prezzi più accessibili, sia per la telefonia mobile che per il collegamento veloce a Internet a banda larga che per la televisione via cavo. Per conseguire questo obiettivo, la Commissione propone di rafforzare i diritti dei consumatori, di ampliarne le possibilità di scelta, rafforzando la concorrenza tra gli operatori di telecomunicazioni, di promuovere gli investimenti in nuove infrastrutture di comunicazione, in particolare liberando lo spettro radio per servizi senza filo a banda larga, e di rendere più affidabili e più sicure le reti di comunicazione, in particolare per quanto riguarda i virus e gli altri attacchi informatici.
"A partire da oggi il mercato unico senza frontiere per gli operatori europei di telecomunicazioni e per i consumatori cessa di essere un mero sogno", ha dichiarato José Manuel Barroso, presidente della Commissione europea. "Le telecomunicazioni sono un settore in cui il mercato unico europeo può contribuire a conseguire risultati molto concreti per tutti i cittadini, in termini di maggior scelta e di prezzi più bassi, sia per la telefonia mobile che per il collegamento a Internet a banda larga. Allo stesso tempo, un mercato unico di 500 milioni di consumatori offre nuove possibilità agli operatori di telecomunicazioni, a condizione che l'Europa contribuisca ad assicurare una concorrenza effettiva e l'uniformità delle regole del gioco. È per questa ragione che abbiamo deciso di agire oggi. Una regolamentazione più europea è particolarmente giustificata nel settore delle telecomunicazioni. Dopo tutto, le onde radio non si arrestano ai confini, e il protocollo Internet non ha nazionalità."Viviane Reding, commissaria europea responsabile delle telecomunicazioni, ha dichiarato: "Le proposte di riforma delle telecomunicazioni presentate oggi mettono in primo piano i cittadini europei. Finora l'Europa ha realizzato importanti progressi aprendo i mercati delle telecomunicazioni a nuovi operatori e assicurando in modo progressivo una maggiore concorrenza. Tuttavia, gli operatori di telecomunicazioni dominanti, spesso ancora protetti dai governi nazionali, continuano a controllare segmenti di mercato determinanti, soprattutto per quanto riguarda la banda larga, il che limita la libertà di scelta dei consumatori. II 10% dei cittadini dell'UE continua a non disporre di accesso alla banda larga. Per guidare l'economia digitale europea sulla strada giusta sono perciò necessari nuovi diritti dei consumatori, una nuova dose di concorrenza, un sistema efficace di autorità di regolamentazione indipendenti del mercato delle telecomunicazioni, nuovi investimenti in infrastrutture competitive e più spazio per i nuovi servizi senza filo."

sabato 10 novembre 2007

E Bravi !!!!!!


Il Comune di San Gimignano adotta il VoIP di Cisco
- Giovedì 1 Novembre 2007 alle 08:55
Anticipando di qualche mese le disposizioni della Legge Finanziaria 2008 in materia di telefonia VoIP (obbligatoria per tutti gli uffici pubblici dal 1 gennaio 2008), il Comune di San Gimignano ha adottato soluzioni VoIP.Il piccolo comune toscano conta di 7.630 abitanti, che diventano 3 milioni nei mesi di alta stagione.Dichiarato patrimonio dell’Unesco, l’amministrazione pubblica ha scelto di affidarsi all’esperienza di Cisco per ampliare la propria infrastruttura di rete, creando una rete ad hoc per unificare le cinque sedi comunali tra loro e con il resto del mondo.La scelta del VoIP (per il momento in solo tre sedi comunali) ha già dato i suoi primi risultati facendo calare i costi delle comunicazioni telefoniche.
Entro fine anno la copertura sarà del 100%.
Si è scelto Cisco, oltre che per l’esperienza, anche per la dotazioni hardware (telefoni IP Cisco), che hanno permesso di mantenere il proprio numero interno, aggiungendovi tutta una serie di ulteriori servizi prima inesistenti (audio-conferenze, segreteria, instant messaging, ecc.) con una migliore qualità audio.
Stefano Paci, Servizio Sistema Informatico, Comune di S. Gimignano precisa che: “Risparmio e innovazione erano alla base del progetto. Abbiamo scelto questa soluzione proprio perché ci consente di essere già pronti nel momento in cui si tratterà di estendere la struttura anche alle altre sedi del Comune o di aggiungere alla rete altre innovative soluzioni”.
Carlo Mirone, Direttore Operazioni Mercato Pubblica Amministrazione di Cisco Italy, ha poi aggiunto: “L’infrastruttura realizzata presso il Comune di san Gimignano conferma l’estrema versatilità delle soluzioni Cisco, ideali per le realtà in espansione, attente agli sviluppi futuri delle proprie strutture e alla riduzione dei costi che la tecnologia è in grado di prospettare. L’infrastruttura realizzata presso il Comune di san Gimignano conferma l’estrema versatilità delle soluzioni Cisco, ideali per le realtà in espansione, attente agli sviluppi futuri delle proprie strutture e alla riduzione dei costi che la tecnologia è in grado di prospettare”.
Fonte immagine: http://www.newlands.it/Incoming/tour di un giorno.htm
Tags: Amministrazione pubblica cisco S. Gimignano Unesco voip

forza amministratori del comune di Berra, telefonate a questo comune e buon lavoro io l'informazione ve lo data.

giovedì 8 novembre 2007

Forse cominciamo a risparmiare.....


Roma Caput Media: VoIP obbligatorio nella PA di Giovanni Amodio - Mercoledì 3 Ottobre 2007 alle 12:32
Alla due giorni di Roma Caput Media si è parlato anche del VoIP diretto alla Pubblica Amministrazione.Durante la Tavola Rotonda “VoIP, IP Communications e Comunicazioni integrate: un’opportunità per il sistema paese” è intervenuta anche Ornella Badery, Direttrice Direzione Risorse e Patrimonio del Consiglio Regionale Valle D’Aosta.

Badery ha portato l’esperienza della PA di questa regione ormai quasi interamente passata alla telefonia via internet per le sue infrastrutture come recentemente documentato in un precedente post.L’argomento è di quelli che affollano le sale, dato che con la Legge Finanziaria 2008 ci sono obblighi ben precisi per le Pubbliche Amministrazioni.Infatti entro il 1° gennaio 2008 tutti gli uffici pubblici dovranno obbligatoriamente passare dalla telefonia tradizionale a quella che corre su internet.
Secondo le stime questo passaggio epocale farebbe risparmiare alle casse dello Stato 25 milioni di euro nel solo 2008, 140 milioni di euro per l’anno 2009 e 286 milioni di euro dal 2010 in poi.
Il testo parla chiaro: “le pubbliche amministrazioni centrali sono tenute ad utilizzare i servizi Voce tramite protocollo internet (VoIP) previsti dal sistema pubblico di connettività o da analoghe convenzioni stipulate a livello territoriale”.E per chi non si adegua scatteranno pesanti sanzioni corrispondenti al taglio del 30% delle risorse per la telefonia nell’anno successivo.
Insomma se i comuni non si adegueranno i costi ricadranno immancabilmente sulle tasche dei cittadini.È poco probabile che tutti gli uffici amministrativi si dotino del VoIP in appena tre mesi scarsi, anche tenendo conto che la maggior parte degli italiani non conosce ancora questa nuova tecnologia.
Sicuramente sarebbe stato più opportuno pianificare un periodo di transizione.
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Nei prossimi giorni vi dirò quali amministrazioni l'hanno già applicato..............

lunedì 5 novembre 2007

L'oro Rosso


I furti: anche per i morti


Non ho voluto intervenire prima per rispetto delle bon anime e anche perché ,l’ultima volta che sono intervenuto su problemi riguardanti la sicurezza, sono stato descritto come sciacallo politico e non dico da chi .
Comunque, anche i nostri cari defunti sono stati colpiti da una gestione anomala dell’emigrazione da parte del governo centrale .
Sono convinto che siano stati degli extra comunitari perché noi italiani siamo un popolo che i defunti li rispetta ,sempre e in ogni caso .
Questa è la mia convinzione, noi italiani se freghiamo qualcuno deve essere vivo.
Forse perché abbiamo dei valori imprescindibili .
Si cari concittadini sono andati a rubare perfino al cimitero di Serravalle e, cosa hanno rubato? L’unica cosa che avrebbe potuto avere un valore terreno ,le grondaie che sono di rame!!!
Ora noto che , l’amministrazione si è mossa con urgenza ed ha organizzato un incontro il 07/11/07, con la cittadinanza per discutere dell’accaduto ,forse stimolati da qualcuno o forse di loro spontanea volontà, comunque sono intervenuti.
Subito dopo l’accaduto è stata convocata una riunione con i capi gruppo e, lì non so cosa sia successo, ma sembra che qualcuno si sia “incazzato” e abbia detto, che un segnale forte bisognava darlo subito e così è stato.
Una nota di merito va sicuramente al Sindaco e agli amministratori che hanno dato segno di sensibilità verso l’accaduto al cimitero .
E gli ricordo che ci siamo anche noi vivi con qualche problemino di sicurezza e ci meritiamo la stessa sensibilità ,cosi giustamente data ai nostri defunti.
In attesa di capire come si vuole agire per l’accaduto, spero anzi ,ne sono convinto, che si voglia discutere di azioni e non di sole parole sulla soluzione del problema ,che potrebbe accadere anche in altri cimiteri, io spero non aspetteremo tanto.
Vi auguro un buon lavoro,lasciandovi con una frase “l’esperienza non è quello che ti succede, ma quello che fai con ciò che ti accade”
(Aldous Huxley)


Articolo tratto dal sito della Polizia di Stato. www.poliziadistato.it

La Polfer contro i cacciatori di oro rosso
La chiamano corsa all’oro rosso. Oppure febbre da oro rosso. In ogni caso si tratta di rame: il metallo considerato il miglior conduttore elettrico dopo l’argento, ambitissimo sul mercato clandestino.
I furti sono raddoppiati rispetto allo scorso anno e avvengono soprattutto a danno delle Rete ferroviaria italiana (Rfi) anche se negli ultimi mesi i ladri si sono attaccati davvero a tutto, persino ai cimiteri. Una grondaia di rame di 80 metri è stata rubata nel cimitero di Firenze mentre in quello di Palermo sono stati sottratti oltre 300 vasi di rame.
Il più appetibile sotto il profilo della purezza rimane il rame delle Fs e per contrastarne il furto la polizia ferroviaria svolge un’intensa attività. In qualche raro caso riesce anche a cogliere i ladri in flagranza di reato come è successo a Roma dove nello scalo ferroviario della Muratela gli agenti sono riusciti a sventare il furto recuperando diversi metri di rame già tagliato e pronto per essere portato via.
Rendendosi conto di quanto fosse in crescita il fenomeno, già alcuni mesi fa il direttore del Servizio polizia ferroviaria Guido Longo ha deciso di costituire una task force per contrastare i furti di rame ai danni della Rete ferroviaria italiana. In ognuno dei 15 compartimenti della polizia Ferroviaria è stato istituito un gruppo specializzato di uomini che si occupa solo di questo fenomeno. La task force è coordinata dal primo dirigente Pietro Milone che abbiamo intervistato.
12 gennaio 2007