CAMBIARE SI PUO', SE NON ORA QUANDO!

venerdì 28 novembre 2008

DAI CHE CE LA FACCIAMO...........


Basta la fiducia!
Il piano di ripresa - così i suoi architetti hanno voluto chiamarlo - presentato ieri dalla Commissione europea susciterà certo reazioni di segno diverso. Reazioni, a seconda dei casi, di entusiasmo o di scetticismo, sospese tra coloro che così se lo immaginavano e quelli che lo pensavano o più ambizioso o più prudente. Se ne discuterà per giorni, almeno fino al Consiglio europeo del 11-12 dicembre quando i capi di Stato e di governo saranno chiamati a dare la loro benedizione all'insieme di proposte lanciate da Manuel Barroso. Ognuno dirà la sua, come é giusto che sia in democrazia, ma quello che certamente non può e non deve sfuggire é che si tratta del primo tentativo da parte dell'esecutivo di Bruxelles di lanciare, nel breve termine (nel lungo le esperienze sono numerose si pensi al Libro bianco sul completamento del mercato interno o quello su "crescita, competitività e occupazione", entrambi promossi da Jacques Delors) un piano di crescita articolato e completo. Qualcuno dirà che la massa critica di risorse giungerà dai bilanci nazioni (i più malevoli già sono pronti a parlare della fine del Patto di stabilità e crescita !), altri sottolineranno che il salvadanaio dell'Unione contiene solo spiccioli (eppure 30 miliardi di euro sono sempre 30 miliardi di Euro, o no?). In un mondo ideale - non quello in cui stiamo vivendo oggi - tutto é migliorabile e tutto é perfettibile. Ma bisogna dare atto a Manuel Barroso e alla sua Commissione di avere creato le condizioni politiche ed operative necessarie a mettere in campo in un tempo relativamente breve un piano sistematico e pragmatico, sufficientemente coordinato. Va riconosciuto lo sforzo dell'esecutivo di Bruxelles di indicare una strada comune da percorrere con mezzi propri ma "impastati" da una strategia e da uno spirito solidale e condiviso. Come spesso ci ha insegnato la storia della costruzione europea, a volte il principale ingrediente per risposte efficaci e vincenti sta nella fiducia di agire insieme e non in mondo isolato. Insomma, basta la fiducia!

Fonte rappresentanza in Italia della commisione Europea.

lunedì 3 novembre 2008

martedì 28 ottobre 2008

Volantinaggio Intelligente.....Forse...


Siamo entrati quasi nel vivo della campagna elettorale locale ,si cominciano a vedere i nomi dei possibili candidati .
Uno di questi ha cominciato a pensare, guardate un po’ a cosa:
UN VOLANTINO per publicizzare i servizi a domanda idividuale, per la miseria che idea !
E dal momento che di idee ne vengono fuori così poche tutta l’amministrazione l’ha sposata subito,per fortuna che l’idea è a costo zero (da verificare),ma scusate per quattro anni questi servizi non li conosceva nessuno? O ve li siete risparmiati per la campagna elettorale?
Mah, vai a capire cosa penseranno ancora di così innovativo,staremo a guardare.
Oggi sui giornali sono usciti proclami di possibili lavori pubblici, ma vi ricordo che questi progetti d’investimento sono stati pensati ben 8 anni fa ,cosa faremo nei prossimi anni visto che alla presentazione del bilancio le linee erano magre? O anche questa novità ve la risparmiate per la campagna elettorale?
La passerella la passerella la passerelaaaa ,sul canal bianco a Serravalle"zona curtili"costo previsto 25.000,00 € spero non la paghino i cittadini , perché dal momento che da lì passano tutte le utenze per servire le famiglie che stanno dall’altra parte del canale il minimo che si possa fare è far pagare la passerella ai fornitori dei servizi e il compito della politica deve essere, fare in modo che ciò avvenga .

N.B.
Carissimo Grandi, spero non te ne abbia, ma sai sono i rischi di chi fa politica essere presi di mira
in maniera simpatica e non offensiva ,fatti due risate.

lunedì 27 ottobre 2008

BASTA POCO.........



Il nostro ministro pocket ha doti di guaritore.


Come è possibile! Il ministro della funzione pubblica è un guaritore ! Sì cari lettori molti dipendenti pubblici sono guariti dai malanni che li tormentavano .
Ma citiamo alcune cifre locali ,al Sant’Anna sono calate le assenza per malattia del 47% negli uffici pubblici del 39% questi dati sono usciti sui giornali locali pochi giorni fa.
Queste sono notizie che fanno riflettere.
Per ottenere questi risultati è bastato qualche semplice provvedimento ,perché i governi di sinistra non gli hanno fatti questi semplici provvedimenti?
Forse perché dovevano aumentare la pressione fiscale per mantenere questi malati!!!
O forse per mantenere un serbatoio di voti non indifferente dal momento che i dipendenti pubblici contano circa 6 o 7 milioni di persone!!!
Ma vai a capire cosa sia successo.
Un distinguo però va fatto in mezzo a questi malati si celano dipendenti in gamba e dediti al proprio lavoro ed a loro dico: non abbiate timore il nostro Ministro Pocket vi pensa molto e sicuramente vi premierà , intanto ha dato la salute a molti.


Vi allego il testo integrale del provvedimento.

fonte ministero della funzione pubblica .


È in una circolare la nuova sfida di Renato Brunetta all’assenteismo. Tutte le amministrazioni pubbliche devono sottoporre i propri lavoratori a visita medica fiscale anche nel caso di assenza di un solo giorno per malattia. Le nuove norme sono subito operative e valgono anche per le assenze già avvenute dal 26 giugno scorso in poi (data in cui il decreto 112 è entrato in vigore) secondo quanto riportato nella circolare firmata dal ministro della Funzione pubblica.
Nel giro di vite vanno ricordate anche le eventuali decurtazioni dello stipendio. Il documento stabilisce che il taglio della retribuzione «si applica ad ogni evento di malattia, a prescindere dalla durata e riguarda i primi dieci giorni di assenza». Sulle modalità di certificazione della malattia, si specifica che il terzo «evento di malattia» nell’anno solare e le assenze superiori a dieci giorni debbono essere giustificati «con la presentazione all’amministrazione di un certificato medico rilasciato dalle strutture sanitarie pubbliche o dai medici convenzionati». La circolare fornisce poi indicazioni alle amministrazioni sull’incidenza delle assenze dal servizio «ai fini della distribuzione dei fondi per la contrattazione collettiva», ribadendo i principi in materia di premialità e chiarendo che «comunque nessun automatismo è consentito nella distribuzione delle somme». Viene posto in particolare l’accento sulla necessità di valutare l’apporto individuale ai fini di attribuire premi di produttività, di risultato e gli incentivi.Il ministero precisa che la circolare è stata «concordata» con l’Anci (l’associazione dei Comuni italiani) al fine di «chiarire i molti dubbi avanzati dai Comuni».
IL TESTO INTEGRALE DELLA CIRCOLARE
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA
UFFICIO PERSONALE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
SERVIZIO TRATTAMENTO PERSONALE

Alle Amministrazioni pubbliche di cui all’art. 1, comma 2, del d.lgs. n. 165 del 2001

CIRCOLARE N. 7/2008

Decreto legge n. 112 del 2008 – “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria” – art. 71 – assenze dal servizio dei pubblici dipendenti.

Come noto, con il decreto legge n. 112 del 2008 sono state adottate delle misure normative finalizzate ad incrementare l’efficienza delle pubbliche amministrazioni anche mediante interventi in materia di trattamento del personale.
Considerato che sono pervenuti numerosi quesiti dalle amministrazioni per conoscere l’interpretazione delle norme soprattutto in relazione alle disposizioni di cui all’art. 71 del decreto (Assenze per malattia e per permesso retribuito dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni), si ritiene opportuno fornire delle indicazioni anche nelle more della conversione in legge del provvedimento.
Il decreto legge, pubblicato sul Supplemento ordinario della Gazzetta ufficiale del 25 giugno 2008, n. 147, è entrato in vigore il 26 giugno scorso. Quindi, l’applicazione del regime legale si riferisce alle assenze che si verificano a decorrere da tale data.
In linea generale, la nuova disciplina trova applicazione nei confronti dei dipendenti a tempo indeterminato contrattualizzati e non contrattualizzati nonché, in quanto compatibile, anche ai dipendenti assunti con forme di impiego flessibile del personale.

1. Le assenze per malattia.
Il provvedimento legislativo innanzi tutto contiene una nuova disciplina in materia di assenze per malattia.
La normativa stabilisce il trattamento economico spettante al dipendente in caso di assenza per malattia (comma 1), definisce le modalità per la presentazione della certificazione medica a giustificazione dell’assenza (comma 2) e per i controlli che le amministrazioni debbono disporre (comma 3).

Quanto al trattamento economico, la disposizione stabilisce che “nei primi dieci giorni di assenza è corrisposto il trattamento economico fondamentale con esclusione di ogni indennità o emolumento, comunque denominati, aventi carattere fisso e continuativo, nonché di ogni altro trattamento economico accessorio”, con le eccezioni previste nello stesso comma (trattamenti più favorevoli eventualmente previsti per le assenze dovute ad infortuni sul lavoro o a causa di servizio, oppure a ricovero ospedaliero o a day ospital o a terapie salvavita).
In proposito, si considerano rientranti nel trattamento fondamentale le voci del trattamento economico tabellare iniziale e di sviluppo economico, della tredicesima mensilità, della retribuzione individuale di anzianità, ove acquisita, degli eventuali assegni ad personam per il personale del comparto ministeri e analoghe voci per il personale dipendente da altri comparti; inoltre, per il personale dell’area I si considerano lo stipendio tabellare, la retribuzione di posizione di parte fissa, la tredicesima mensilità, la retribuzione individuale di anzianità ove acquisita, eventuali assegni ad personam e analoghe voci per il personale dirigenziale appartenente ad altre aree.
Per la qualificazione delle voci retributive, le amministrazioni dovranno comunque far riferimento alle eventuali definizioni fornite dai contratti collettivi per ciascun comparto o area di riferimento (art. 45 del d.lgs. n. 165 del 2001: “Il trattamento economico fondamentale ed accessorio è definito dai contratti collettivi”).
La disciplina in esame, a mente dell’ultimo comma dell’art. 71, non può essere derogata dai contratti collettivi. Naturalmente, per le parti non incompatibili con il nuovo regime legale, continueranno ad applicarsi le clausole dei contratti collettivi e degli accordi negoziali di riferimento.
Si segnala che i risparmi conseguenti all’attuazione della norma costituiscono economie di bilancio per le amministrazioni dello Stato e per gli enti diversi dalle amministrazioni statali concorrono al miglioramento dei saldi di bilancio. Secondo la norma tali risparmi “non possono essere utilizzati per incrementare i fondi destinati alla contrattazione collettiva”.
Particolari problemi interpretativi si sono posti in riferimento al comma 2 dell’articolo in questione il quale stabilisce: “2. Nell’ipotesi di assenza per malattia protratta per un periodo superiore a dieci giorni, e, in ogni caso, dopo il secondo evento di malattia nell’anno solare, l’assenza viene giustificata esclusivamente mediante presentazione di certificazione medica rilasciata da struttura sanitaria pubblica.”.
La norma individua le modalità con cui i pubblici dipendenti debbono giustificare le assenze per malattia. Essa fa riferimento alternativamente alla giustificazione delle assenze che in generale si protraggono per un periodo superiore a dieci giorni e - a prescindere dalla durata - alla giustificazione delle assenze che riguardano il terzo episodio di assenza in ciascun anno solare.
Quanto all’individuazione del “periodo superiore a dieci giorni”, la fattispecie si realizza sia nel caso di attestazione mediante un unico certificato dell’intera assenza sia nell’ipotesi in cui in occasione dell’evento originario sia stata indicata una prognosi successivamente protratta mediante altro/i certificato/i, sempre che l’assenza sia continuativa (“malattia protratta”).

Si chiarisce che, in base alla norma, nella nozione di “secondo evento” rientra anche l’ipotesi di un solo giorno di malattia successivo ad un precedente e distinto “evento” di un solo giorno.
Nei casi sopra visti “l’assenza viene giustificata esclusivamente mediante presentazione di certificazione medica rilasciata da struttura sanitaria pubblica.”.
La norma sicuramente esclude che nelle ipotesi descritte la certificazione a giustificazione dell’assenza possa esse rilasciata da un medico libero professionista non convenzionato con il Servizio sanitario nazionale. Le amministrazioni pertanto non potranno considerare come assenze giustificate quelle avvenute per malattia per le quali il dipendente produca un certificato di un medico libero professionista non convenzionato.
Ciò detto, la lettura della disposizione va operata nel più ampio quadro delle norme costituzionali e dell’organizzazione dell’assistenza sanitaria delineata dal d.lgs. n. 502 del 1992.
Tale ottica conduce ad un’interpretazione che supera il dato meramente testuale della disposizione, per cui deve ritenersi ugualmente ammissibile la certificazione rilasciata dalle persone fisiche che comunque fanno parte del Servizio in questione e, cioè, dai medici convenzionati con il Servizio sanitario nazionale (art. 8 d.lgs. n. 502 del 1992), i quali in base alla convenzione stipulata con le A.S.L. e all’Accordo collettivo nazionale vigente sono tenuti al rilascio della certificazione (Accordo del 23 marzo 2005, art. 45). Anche in questo caso la qualità del medico - ossia l’evidenza del rapporto con il Servizio sanitario nazionale - dovrà risultare dalla certificazione.
Si coglie l’occasione per ricordare in questa sede che, in osservanza dei principi della necessità e dell’indispensabilità che improntano la disciplina in materia di trattamento dei dati personali, in linea generale (salvo specifiche previsioni) le pubbliche amministrazioni non possono chiedere che sui certificati prodotti a giustificazione dell’assenza per malattia sia indicata la diagnosi, essendo sufficiente l’enunciazione della prognosi (si veda in proposito anche la Delibera del Garante per la protezione dei dati personali del 14 giugno 2007, relativa a “Linee guida in materia di trattamento di dati personali di lavoratori per finalità di gestione del rapporto di lavoro in ambito pubblico.”, pubblicata nel Supplemento ordinario della G.u. del 13 luglio 2007, n. 161.).
Si segnala all’attenzione la previsione del comma 3 dell’art. 71. La norma impone la richiesta della visita fiscale da parte delle amministrazioni anche nel caso in cui l’assenza sia limitata ad un solo giorno e, innovando rispetto alle attuali previsioni negoziali, stabilisce un regime orario più ampio per la reperibilità al fine di agevolare i controlli. La norma specifica che la richiesta per l’attivazione della visita fiscale dovrà essere presentata “tenuto conto delle esigenze funzionali ed organizzative”. Ciò significa che la richiesta di visita fiscale è sempre obbligatoria, anche nelle ipotesi di prognosi di un solo giorno, salvo particolari impedimenti del servizio del personale derivanti da un eccezionale carico di lavoro o urgenze della giornata.
2. L’incidenza delle assenze dal servizio ai fini della distribuzione dei fondi per la contrattazione collettiva.
Il comma 5 dell’at. 71 in esame stabilisce che “5. Le assenze dal servizio dei dipendenti di cui al comma 1 non sono equiparate alla presenza in servizio ai fini della distribuzione delle somme dei fondi per la contrattazione integrativa. Fanno eccezione le assenze per congedo di maternità, compresa l’interdizione anticipata dal lavoro, e per congedo di paternità, le assenze dovute alla fruizione di permessi per lutto, per citazione a testimoniare e per l’espletamento delle funzioni di giudice popolare, nonché le assenze previste dall’articolo 4, comma 1, della legge 8 marzo 2000, n. 53, e per i soli dipendenti portatori di handicap grave, i permessi di cui all’articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104.”.
La norma vuole rispondere ad un criterio di efficienza ed economicità poiché impedisce che le amministrazioni possano considerare l’assenza dal servizio come presenza ai fini della distribuzione delle somme dei fondi per la contrattazione integrativa.
Essa riguarda in generale tutte le assenze, con esclusione delle assenze individuate nel medesimo comma 5, le quali - in ragione della causale - non possono tradursi in una penalizzazione per il dipendente (maternità, compresa l’interdizione anticipata dal lavoro, e paternità, permessi per lutto, per citazione a testimoniare e per l’espletamento delle funzioni di giudice popolare, assenze previste dall’articolo 4, comma 1, della legge 8 marzo 2000, n. 53, e per i dipendenti portatori di handicap grave i permessi di cui all’articolo 33, commi 6 e 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104).
Nell’interpretazione della disposizione acquista un particolare significato la parola “distribuzione”, dovendosi quindi far riferimento a quelle somme (il cui finanziamento avviene mediante i fondi per la contrattazione collettiva) che sono destinate ad essere distribuite mediante contrattazione integrativa, vale a dire alle somme destinate a remunerare la produttività, l’incentivazione ed i risultati. In buona sostanza, la norma - che ha una forte valenza di principio - vincola le amministrazioni in sede negoziale e, in particolare, in sede di contrattazione integrativa impedendo di considerare allo stesso modo la presenza e l’assenza dal servizio ai fini dell’assegnazione di premi di produttività o altri incentivi comunque denominati, delle progressioni professionali ed economiche, dell’attribuzione della retribuzione di risultato per i dirigenti (la norma non riguarda invece la retribuzione di posizione, che non ha carattere di incentivo ma di corrispettivo connesso alle responsabilità derivanti dalla titolarità dell’incarico).
Quanto ai permessi “per citazione a testimoniare” si chiarisce che la disposizione non ha inteso disciplinare una nuova tipologia di permesso, ma solo attribuire rilievo alla particolare causale considerata, nell’ambito dell’utilizzo delle ordinarie forme di assenza giustificata dal lavoro già esistenti (permessi retribuiti per documentati motivi personali, ferie o permessi da recuperare o, se la testimonianza è resa a favore dell’amministrazione, permessi per motivi di servizio).
Restano comunque fermi gli ordinari principi in materia di premialità, cosicché è chiaro che la norma non intende in alcun modo introdurre degli automatismi legati alla presenza in servizio. La nuova previsione legislativa, infatti, non vuole derogare alla natura e ai contenuti dei progetti e dei programmi di produttività e alla conseguente necessità di valutare comunque l’effettivo apporto partecipativo dei lavoratori coinvolti negli stessi, attraverso l’introduzione di un nuovo criterio, automatico e generalizzato, di erogazione dei relativi compensi incentivanti, incentrato sulla sola presenza in servizio. Neppure tale criterio può ritenersi valido ed efficace per le sole tipologie di assenza considerate dal legislatore come assimilate alla presenza in servizio. Infatti, nelle suddette ipotesi di assenza, i lavoratori e le lavoratrici hanno titolo ad essere valutati per l’attività di servizio svolta e per i risultati effettivamente conseguiti ed hanno titolo a percepire i compensi di produttività, secondo le previsioni dei contratti integrativi vigenti presso le amministrazioni, solo in misura corrispondente alle attività effettivamente svolte ed ai risultati concretamente conseguiti dagli stessi, mentre l’assenza dal servizio non può riverberarsi in una penalizzazione rispetto agli altri dipendenti. In altri termini, e secondo i consolidati orientamenti della magistratura contabile (es.: Corte dei conti, Sez II centrale, sent. n. 44 del 2003), nell’erogazione dei compensi incentivanti deve essere esclusa ogni forma di automatica determinazione del compenso o di “erogazione a pioggia”.
Resta inoltre fermo che le indennità o le retribuzioni connesse a determinate modalità della prestazione lavorativa (ad es. turno, reperibilità, rischio, disagio, trattamento per lavoro straordinario ecc.) possono essere erogate soltanto in quanto la prestazione sia stata effettivamente svolta.
3. Il calcolo ad ore dei permessi retribuiti.
Il comma 4 dell’art. 71 contiene dei criteri per la contrattazione collettiva. In particolare, si esprime la direttiva che i permessi retribuiti che possono essere fruiti a giorni o alternativamente ad ore debbano essere quantificati comunque ad ore. Inoltre, si stabilisce che “Nel caso di fruizione dell’intera giornata lavorativa, l’incidenza dell’assenza sul monte ore a disposizione del dipendente, per ciascuna tipologia, viene computata con riferimento all’orario di lavoro che il medesimo avrebbe dovuto osservare nella giornata di assenza.”.
La norma risponde all’evidente esigenza di impedire distorsioni nell’applicazione delle clausole e delle disposizioni che prevedono permessi retribuiti, evitando che i permessi siano chiesti e fruiti sempre nelle giornate in cui il dipendente dovrebbe recuperare l’orario. La norma è rivolta alle parti negoziali e sarà applicata in sede di contrattazione integrativa; tuttavia, lì dove i contratti collettivi vigenti prevedono l’alternatività tra la fruizione a giornate e quella ad ore dei permessi, fissando già il monte ore, le amministrazioni sono tenute ad applicare direttamente il secondo periodo del comma 4 in esame a partire dall’entrata in vigore del decreto legge.
Si segnala infine che, come previsto dal comma 6 dell’art. 71 in esame, le nuove norme assumono carattere imperativo non potendo essere derogate dai contratti o dagli accordi collettivi.

IL MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
E L’INNOVAZIONE
Renato Brunetta

lunedì 22 settembre 2008

Possibile che nessuno sapesse niente.....???


Inserisco una lettera che fa riflettere molto buona lettura.


''Coopcostruttori, uno scandalo tutto italiano''


La drammatica vicenda Coopcostruttori è uno scandalo tutto italiano, che tuttavia assume connotazioni peculiari e inquietanti. Un colossale e reiterato inganno predatorio, ordito con condotte delinquenziali di rara spregiudicatezza ai danni del popolo argentano, che tuttavia ha prodotto per molti anni un effetto quasi narcotico sulle vittime, molte delle quali faticano ancora oggi a credere al tradimento di Donigaglia & C., che incarnano ancora per tanti il mito della cooperazione e della solidarietà.
Leggere le prime reazioni di Donigaglia alla notizia della conclusione delle indagini penali è disarmante e ulteriormente beffardo per i suoi concittadini: lascia senza parole l'uso della tecnica del “negare sempre e comunque”, “autoassolvendosi” solo per il fatto che non si sarebbe “messo in tasca nulla”, il piegare le gravissime accuse a suo carico ad eterno strumento di contesa personale tra lui e i giudici, con i quali lui avrebbe “sempre vinto”.
Si pensi che una delle famiglie che assisto, alla quale l'assicurazione aveva appena liquidato un cospicuo risarcimento danni per la tragica morte del figlio perito anni prima in un incidente stradale, fu convocata una domenica mattina di alcuni anni fa presso la sede della Coopcostruttori, ove Donigaglia e la sua segretaria convinsero i miei assistiti a lasciare il denaro nelle casse della cooperativa, “investendoli” in prestito sociale: “sono più al sicuro che in una banca” venne assicurato loro....
Sembra quasi che vi sia una regia occulta che “governa” le coscienze e i comportamenti delle famiglie argentane, la cui disperazione si mescola a sentimenti di rabbia, confusione, disorientamento, rassegnazione, incredulità, fatalismo.
L'imminente processo è una concreta opportunità per chiedere e ottenere giustizia e auspichiamo davvero che i fari su questo ignobile caso restino accessi, anzi, abbaglino fino alla fine l'opinione pubblica e contribuiscano a offrire una luce di verità e di speranza per le vittime.
Assieme all'avvocato Gabriella Azzalli, con la quale assisto alcune famiglie danneggiate dal crac, la scorsa settimana ho organizzato un primo incontro per illustrare agli assistiti il contenuto delle accuse formulate dal Pubblico Ministero e le prossime iniziative in vista dell'udienza preliminare e altri incontri seguiranno nelle prossime settimane.
Avv. Claudio Maruzzi, difensore di alcune vittime del “crac Coopcostruttori”

fonte:www. estense.com

mercoledì 3 settembre 2008

ROMEA ! STATALE MALEDETTA NON PER CASO


Spetta alla Romea il triste primato di strada statale più pericolosa d’Italia. Con 1,70 incidenti a chilometro e 0,10 morti per incidente, la statale è in vetta alla classifica seguita dalla Via Pontina (3,09 incidenti/km con 0,05 morti) e dalla Pontebbana (2,32 incidenti, 0,05 morti), secondo i dati elaborati da Aci e Istat.

Voglio inserire questo articolo scritto dal responsabile provinciale di C.N.A. FITA che fa capire con quanta determinazione vengono gestiti gli interessi provinciali per la costruzione di nuove infrastrutture.meditiamo gente meditiamo.


La Romea, una statale …maledetta non certo per puro caso, ma per la volontà di essere,purtroppo,solo un libro dei sogni o un pericoloso manifesto elettorale.
Correva l’anno 1999, esattamente il 7 settembre, quando l’on. Alfredo Zagatti presentava la proposta di legge alla Camera dei Deputati “Disposizione per la realizzazione del collegamento autostradale Mestre- Ravenna”.
In esso si legge “….solo un percorso alternativo per la grande viabilità e il traffico pesante può consentire alla Strada Romea un ruolo nuovo : quello di strada al servizio di una delle aree protette più grandi e belle d’Italia ed ad un turismo fra i più sviluppati”.
Il tempo, molto breve a dir la verità, ha visto nascere tutta una serie di comitati e controcomitati fermamente contrari alla costruzione della E55, strada commerciale, uno di questi era capeggiato dal Sig,. Paolo Regina,e x Direttore dell’Ascom, preoccupato dall’ipotetico calo di vendite di carburante ai mezzi pesanti.
Il 23 Aprile del 2002, le Associazioni dell’Autotrasporto ferrarese organizzarono un convegno nel quale viene ribadita la assoluta necessità di questa infrastruttura, a carattere di autostrada: L’on Fabris spiegò che i finanziamenti erano assicurati ed invitò Regioni e Province interessate a definire il percorso.
Pier Giorgio Dall’Acqua, Presidente della Provincia di Ferrara, assicurò che “i progetti saranno pronti al più presto e che non si devono ulteriormente creare impacci di sorta”.
Federico Saccardin, Presidente della Provincia di Rovino, assicurò che non esistevano problemi di sorta.
Il 21 Novembre del 2001, a Ca’Vendramin di Taglio di Po’ si assiste alla firma dell’intesa per la realizzazione della Nuova Romea fra il Presidente della regione Emilia Romagna Errani e del Veneto Galan.
L’allora Assessore Provinciale Bracciano Lodi trionfalmente assicurò che il tracciato era stato pienamente definito, con due uscite/entrate nel territorio ferrarese.
Il 9 Aprile del 2002 si costituisce l’Associazione NUOVA ROMEA, che ha fra gli scopi la promozione della costruzione della Nuova Romea.
L’Associazione ha sede in Adria, Corso Vittorio Emanale n. 120, il Presidente è Pier Luigi Bersani, fra i soci fondatori leggiamo l’On. Alfredo Sandri, il Sen. Mauro Fabris ed altri.
Come associazione abbiamo aderito nel 2003, socio n. 32, versando 500,00 euro.
Mai ricevuto notizie, mai ricevuto convocazioni: il convegno che organizzò, sempre a Mesola, l’abbiamo saputo dai giornali.
Comunque, le solite chiacchiere, i soliti impegni, le solite “chitarronate”.
Mai nessuna risposta ai numeri telefonici 348/3244310 oppure 348/3244311. Le responsabilità delle tragedia che avvengono su questa strada sono certamente personali, ma politicamente parlando sono responsabili tutti coloro che hanno avuto, in questi anni, il potere di insabbiare costruzioni di interesse nazionale, noi ne abbiamo fornito solo uno scarso numero, tanti altri più o meno anonimi, sono ugualmente corresponsabili.
In Francia esiste una legge che assicura la precedenza alle opere di interesse nazionale con collegamento internazionale. In Italia basta il cambio di colore di una amministrazione comunale o provinciale per essere costretti a ridiscutere tutto, dal tracciato al colore del catrame.
Sull’incidente specifico e su altri che hanno visto coinvolti veicoli commerciali, non si capisce per qual motivo non viene mai rintracciato il proprietario della merce, al fine di comprendere se le disposizioni date al vettore (autista di Tir) sono rispettose del Codice della Strada, perché la sicurezza è un problema di tutta la filiera del trasporto, non solo dell’anello più debole.
Una ultima amara considerazione: parliamo di persone che hanno perso la vita sul luogo di lavoro, parliamo di incidenti sul lavoro e quindi parliamo di rispetto anche in queste tragedie, al pari di altre, purtroppo, che avvengono nei luoghi di lavoro.
Umberto Taddia Cna-Fita

venerdì 27 giugno 2008

PARI OPPORTUNITA'!! SARA'COSI'...?..MA....

Carissimi lettori,

per un po’ di tempo sono stato politicamente latitante,non perché voglia smettere di fare politica,” la qual cosa farebbe piacere a qualcuno “,ma semplicemente sono rimasto a guardare l’evolversi dei giochi politici per le prossime amministrative,le novità sono interessantissime e al momento opportuno verranno fuori.
Oggi scrivo perché sono stato stimolato da una vicenda che succederà fra breve ,durante la fiera di San. Rocco o”la fiera della zanzara”,ma continuerò a chiamarla fiera di San. Rocco perché questo è il vero evento, festeggiare il patrono del paese e non quel fastidioso insetto che rovina le serate estive.
L’anno scorso il Circolo comunale di Alleanza Nazionale è stato illuminato da una iniziativa che ha avuto un successo inaspettato .
Durante la fiera di S. Rocco sono stati allestiti dei gazebo dove si dava la parola ai cittadini per suggerimenti o cambiamenti da effettuarsi sul nostro amato comune e devo dirvi che di cose ne sono saltate fuori ,ora sembra che il nostro assessore alle pari opportunità e dico assessore perché questo è Italiano e non assessora che non esiste nella nostra lingua ,voglia fare un gazebo proprio durante lo svolgimento della fiera sopra citata e sembra che lo voglia installare nella piazza del paese .ma come a noi di A.N. non è stato permesso di metterci in piazza ma a loro sembra sia concesso?.
Allora io mi chiedo, se sono pari opportunità perché loro si e noi no?
Vuoi vedere che sfruttando le pari opportunità L’assessore si stia facendo campagna elettorale? Anche perché uscire con la propria appartenenza politica visto le ultime elezioni non mi sembrava opportuno.
Allora vi dico e penso ,anzi ne sono sicuro, che anche il presidente del Circolo di A.N. durante la fiera si metterà in piazza avvalendosi delle pari opportunità.
A proposito, tempo fa si vociferava che il Comune di Berra dichiarava Guerra alle zanzare….
Ora non capisco cosa voglia dire dichiarare guerra,perché se la mia intelligenza non mi tradisce la guerra è stata persa, nelle piazze del Comune non si resiste dal numero impressionante di zanzare presenti.
L’unico modo di vincere questa “guerra “ sarebbe ripristinare quell’equilibrio biologico che esisteva tanto tempo fa,ma che ora non esiste più purtroppo .
Però abbiamo migliorato l’aria imponendo il bollino blu nelle autovetture facendo spendere dei soldi ai cittadini che se solo si voleva se ne poteva fare a meno ancora per un po’.
Vi saluto e alla prossima.

mercoledì 21 maggio 2008

L'EUROPA PROPONE DEI CAMBIAMENTI PER L'AGROALIMENTARE...E L'ASSESSORE DOVE E' ? A CERCARE I BRUSCANDOLI !...


Agroalimentare Valutazione dello stato di salute della PAC
La Commissione europea ha proposto oggi di ammodernare, semplificare e snellire ulteriormente la politica agricola comune (PAC), liberando gli agricoltori dalle rimanenti pastoie affinché possano soddisfare la crescente domanda di prodotti alimentari. La cosiddetta “valutazione dello stato di salute della PAC” spezzerà ancor più il legame tra pagamenti diretti e produzione, consentendo agli agricoltori di rispondere ai segnali del mercato con la massima libertà. Le proposte prevedono, tra tutta una serie di misure, l’abolizione della messa a riposo dei seminativi, il graduale aumento delle quote latte fino alla loro scomparsa nel 2015 e un’attenuazione dell’intervento sui mercati. Grazie a questi cambiamenti, gli agricoltori, ormai liberi da inutili restrizioni, potranno massimizzare il loro potenziale di produzione. La Commissione propone anche di aumentare la modulazione, ossia il meccanismo per il quale vengono decurtati i pagamenti diretti agli agricoltori e il denaro così risparmiato è versato al Fondo per lo sviluppo rurale. Questo trasferimento di fondi consentirà di affrontare meglio le nuove sfide e opportunità con cui deve fare i conti l’agricoltura europea, dai cambiamenti climatici a una migliore gestione delle risorse idriche e alla protezione della biodiversità.
“La valutazione dello stato di salute non è altro che un modo per affrancare gli agricoltori, affinché possano soddisfare la domanda in aumento e rispondere rapidamente alle sollecitazioni del mercato”, ha dichiarato Mariann Fischer Boel, commissaria per l’agricoltura e lo sviluppo rurale. “Si prefigge anche di semplificare, snellire e modernizzare la PAC, offrendo ai nostri agricoltori gli strumenti adatti per gestire le nuove sfide cui devono far fronte, come i cambiamenti climatici.”
La valutazione dello stato di salute non è una riforma vera e propria, bensì un aggiustamento in corsa: si tratta infatti di verificare il funzionamento della PAC, radicalmente riformata nel 2003, nel nuovo contesto dell’Unione allargata a 27 e in un quadro economico e sociale in continuo mutamento.
Abolizione della messa a riposo: la Commissione propone di abolire l’obbligo per gli agricoltori di lasciare incolto il 10% dei seminativi. In questo modo essi potranno massimizzare il loro potenziale di produzione.
Estinzione graduale delle quote latte: le quote latte sono destinate ad estinguersi nel 2015. Per favorire una “uscita morbida”, la Commissione propone cinque maggiorazioni annuali delle quote nella misura dell’1% tra il 2009/10 e il 2013/14.
Disaccoppiamento degli aiuti: la riforma della PAC aveva “disaccoppiato” gli aiuti diretti corrisposti agli agricoltori, cioè i pagamenti non erano più vincolati alla produzione di un particolare prodotto. Nondimeno, alcuni Stati membri avevano scelto di mantenere una parte dei pagamenti “accoppiati” (cioè vincolati alla produzione). Ora la Commissione propone di abolire i rimanenti aiuti accoppiati e di integrarli nel regime di pagamento unico (RPU), ad eccezione dei premi per le vacche nutrici, le pecore e le capre, per i quali gli Stati membri possono mantenere gli attuali livelli di aiuto accoppiato.
Abbandono del modello storico: in alcuni Stati membri gli agricoltori percepiscono aiuti calcolati in funzione dell’importo ricevuto durante un periodo di riferimento, mentre in altri i pagamenti sono calcolati su base regionale e per ettaro. Con l’andare del tempo, il modello storico diventa sempre più difficile da giustificare, per cui la Commissione propone di autorizzare gli Stati membri a forfettizzare i regimi di aiuti.
Proroga dell’RPUS: dieci dei dodici nuovi Stati membri dell’UE applicano il regime semplificato di pagamento unico per superficie (RPUS). Quest’ultimo dovrebbe cessare nel 2010, ma la Commissione propone di prorogarlo fino al 2013.
Condizionalità: l’erogazione di aiuti agli agricoltori è condizionata al rispetto di determinati vincoli ambientali, di benessere animale e di qualità alimentare. Gli agricoltori che non rispettano tali norme si vedono tagliare gli aiuti. Questo sistema, noto come “condizionalità”, sarà semplificato abolendo gli obblighi che non sono più pertinenti o il cui adempimento non ricade sotto la responsabilità dell’agricoltore. Saranno aggiunti nuovi requisiti per salvaguardare i benefici ambientali del regime della messa a riposo e per migliorare la gestione idrica.
Sostegno ai settori con problemi specifici: attualmente gli Stati membri possono trattenere, per settore, il 10% dei massimali di bilancio nazionali applicabili ai pagamenti diretti, da destinare a misure ambientali o al miglioramento della qualità e della commercializzazione dei prodotti del settore in questione. La Commissione intende rendere questo strumento più flessibile: il denaro non dovrà più essere speso necessariamente nello stesso settore, ma potrà servire ad aiutare i produttori di latte, carni bovine o carni ovine e caprine in regioni svantaggiate, oppure a sovvenzionare misure di gestione dei rischi quali polizze di assicurazione contro le calamità naturali e fondi comuni di investimento per far fronte alle epizoozie; il regime diventerebbe accessibile anche ai paesi che applicano l’RPUS.
Storno di fondi dagli aiuti diretti allo sviluppo rurale: attualmente, tutti gli agricoltori che ricevono più di 5 000 euro l’anno di aiuti diretti si vedono detrarre il 5%, quota che viene devoluta al bilancio dello sviluppo rurale. La Commissione propone di aumentare questa percentuale al 13% entro il 2012. Le grandi aziende agricole subirebbero ulteriori tagli (il 3% in più per i beneficiari di aiuti eccedenti un totale annuo di 100 000 euro, il 6% per oltre 200 000 euro e il 9% per oltre 300 000 euro). I fondi così ottenuti potranno essere utilizzati dagli Stati membri a sostegno di programmi in materia di cambiamenti climatici, energie rinnovabili, gestione delle risorse idriche e biodiversità.
Meccanismi d’intervento: la Commissione ha puntato l’attenzione anche sugli strumenti esistenti a sostegno del mercato. L'intervento, ossia l'ammasso pubblico delle eccedenze di produzione, deve essere restituito alla sua funzione originaria di rete di sicurezza, soprattutto nel contesto odierno di ottima tenuta dei prezzi di mercato. La Commissione propone di abolire l’intervento per il frumento duro, il riso e le carni suine, di fissarlo a zero per i cereali da foraggio e di assoggettarlo ad una procedura di gara per il frumento panificabile, il burro e il latte scremato in polvere.
Limiti ai pagamenti: gli Stati membri dovrebbero applicare una soglia minima di pagamento di 250 euro per azienda o una superficie minima di 1 ettaro, o entrambe.
Altre misure: una serie di regimi di sostegno minori saranno disaccoppiati e trasferiti all’RPU. Questo disaccoppiamento avrà luogo con effetto immediato per canapa, foraggi essiccati, colture proteiche e frutta a guscio, mentre per riso, patate da fecola e fibre lunghe di lino è previsto un periodo transitorio. La Commissione propone altresì l’abolizione del premio alle colture energetiche.
Fonte Commisione Europea 20 Maggio 2008

mercoledì 7 maggio 2008

IL NULLA E' LA PAROLA D'ORDINE O QUASI.. ............



Nella foto volevo metterci tutta la giunta ma temo per la mia incolumità ,dunque immaginatela, sul drago era previsto BOBO.
Come vi avevo promesso vi propongo le promesse fatte da Sviluppo e Solidarietà (attuale amministrazione comunale ) nel lontano 2004 ,durante la campagna elettorale per le comunali a proposito del COMMERCIO E DEI SERVIZI E PROFESSIONI.



COMMERCIO


PROMESSE:


1)Diversificare e ampliare le fasce orarie di aperture delle attività commerciali per accrescere le opportunità delle imprese del settore, divenendo Comune Turistico.

RIFLESSIONE:

Se siamo comune turistico o lo siamo diventati ,mi spiegate perché non si trova uno straccio di indicazione sulle piste ciclabili delle attività commerciali e di servizi che esistono nelle frazioni?

per chi allunghiamo l'orario di lavoro forse per l'assessore N° 1,2,3,4,5/6 preposto ? ma forse, sono così tanti !!!

Turismo! bisogna imparare a farlo ,se non vengono coinvolte direttamente le attività commerciali che investono soldi e non parole in questo campo rimarremo sempre indietro,non ci vuole molto mettere delle frecce direzionali lungo il percorso destra PO .

2)Incentivare il mantenimento delle attività commerciali Medio –Piccole , anche attraverso una mirata politica di contributi.

RIFLESSIONE:

L'ultima parola dice tutto "anche attraverso contributi" dove sono? cosa sono?per cosa sono?
Cologna,Berra,Serravalle MORMORANO!!!!


SERVIZI E PROFESSIONI:


Mettere a disposizione dei Servizi e delle Associazioni di Pubblica utilità e dei giovani Professionisti, anche associati, spazi ad uso ufficio ,attraverso la ottimizzazione del patrimonio immobiliare pubblico disponibile .


RIFLESSIONE:

Su questo devo darvi atto, qualcosa avete fatto ,sia per l'avis (centro prelievi) e che farete (Spero Presto) per nico soccorso (ex asilo di Serravalle) attualmente posizionato in sala civica di Serravalle .

Per i giovani ? No Coment. Il nulla.
Ultimamente sui giornali il gruppo di minoranza Progetto Comune denunciava il fatto che questa giunta è stata priva di coraggio nelle scelte strategiche per lo sviluppo del nostro territorio e, ha deluso ancora una volta i propri cittadini stanziando solo 17.000,oo € per la sicurezza, come vi avevo anticipato poco tempo fa.


Nel prossimo post parleremo di : AGRICOLTURA ,mamma mia che Bomba.



martedì 29 aprile 2008

E IL TEVERE MORMORO'............


Che soddisfazioni che sto provando in questo periodo,anche Roma è stata liberata,l'onda della libertà non risparmia nessuno.

Le citta le regioni e le Province liberate sono :


ROMA

Provincia di Foggia

La regione Friuli Venezia Giulia

Il Comune di Brescia


Conferma :


Treviso

Viterbo

La Regione Sicilia

Le Province di Varese,Udine,Asti ,Catanzaro


Presto l'onda della Libertà arriverà anche da noi ,travolgendo le oligarchie locali pluridecennali.

Ciao a tutti.

mercoledì 23 aprile 2008

PROMESSE E PAROLE;PRATICAMENTE ARIA FRITTA.......


Scusate carissimi lettori,
mi sono preso una settimana sabatica per godermi la vittoria alle elezioni,sono ancora un po’ scosso dall’avventura.
Ho cominciato sfogliando i giornali e poco tempo fa è uscito un articolo del capogruppo di minoranza in comune Stefano Grillanda ,dove commentava l’operato dell’attuale amministrazione.
I titoli : Maggioranza da dimenticare ,bocciatura totale del capogruppo di Progetto Comune.
La risposta da parte del sindaco non si è fatta attendere e oggi sul giornale esce impeccabilmente.
I titoli : Accuse ? solo illazioni infondate,il sindaco replica agli attacchi della minoranza.
Be , sulla vicenda e nello specifico non entro ,sapete sono di parte e un commento sarebbe scontato.
Però voglio darvi dei punti di riflessione , vi proporrò il programma elettorale di sviluppo e solidarietà di 4 anni fa ,dove potrete farvi un idea più focalizzata su quello che effettivamente non è stato fatto e su quello che invece è stato fatto.
Comincia una nuova avventura da oggi piano piano, vi scriverò tutti i punti previsti un po’ per volta così da darvi il tempo di discuterli e di ricordare.

COMINCIAMO:

ATTIVITA’ PRODUTTIVE

* PROMESSE

1) perseguire la politica dell’allestimento di aree artigianali, anche attrezzate ,finalizzate, alle piccole e medie imprese per assicurare uno sviluppo economico adeguato alla realtà locale e concertato con la popolazione ,coniugando le esigenze produttive con quelle residenziali.

* Riflessione : quali politiche di marketing si sono fatte per riempire le aree esistenti? quale è lo sviluppo adeguato alla realtà locale? Se per sviluppo adeguato ,prendiamo gli ultimi articoli sui giornali che riguardavano Cologna ci rendiamo conto su come intendano sviluppare .


2) Individuare assieme ai Comuni limitrofi un’ area industriale comune ,nei pressi del futuro Corridoio Adriatico ,dove sviluppare le attività produttive a più alto impatto ambientale.


* Riflessione : quale è la zona individuata e che piani si sono fatti per il ritrovamento delle risorse per creare questa area ?quali sono le aziende presenti o future di grande impatto ambientale ,dove è il corridoio adriatico, io non vedo nulla ,sarà forse che questo corridoio non dipende da noi ?

3) Promuovere il riutilizzo di fabbricati dismessi.
4) Valorizzare la Subfornitura locale in un più ampio quadro provinciale

(Marchio della Subfornitura Ferrarese), promuovendo la partecipazione a fiere di settore.
Farsi garante ,assieme ad altri attori,dell’avviamento delle nuove attività produttive , affrontando il problema dell’accesso al credito.

* Riflessione : qui non ho capito tanto cosa intendessero fare ,ci provo: i contributi per la partecipazione a fiere dove sono? Mi date la firma per i prossimi investimenti che intendo fare? Attualmente in banca per avere dei soldi servono le firme fino alla terza generazione . no firma! No mutuo. Questa è la realtà .

Nel prossimo post parleremo di commercio ……………….. avanti con i commenti ciao...

lunedì 14 aprile 2008

VELTRONI !.. DESTINAZIONE AFRICA...............


Oggi si sono estinti i dinosauri della politica ,comincia una nuova fase ,il PD ,la novità, è caduto nel tentativo di far dimenticare il Professore ,ma gli italiani non si sono fatti illudere e hanno votato a maggioranza per il PDL ,ora il compito dei vincitori è dare nuova linfa all' Italia .

Comincia una nuova fase ,alla faccia di chi ci vuol male.

Presto arriveremo anche alle amministrative e lì si ,se ne vedranno delle belle,avanti tutta la corazzata è partita chissà dove arriverà.

A presto , per una nuova avventura . NON IN AFRICA.

venerdì 11 aprile 2008

LINEA VELOCE !!!!!! TIEEE........


Carissimi amministratori , a queste domande le risposte dovete darle voi !!.Forse.............

Propongo un post scritto da un lettore di nome Zio.

Nome:
zio
Commenti:
x Stefano Bigoni mi duole rimanere in anonimato ma preferisco così, ho notato che un paio di settimane fà su questo guestbook (serravalleweb) alcuni utenti si lamentavano del fatto che i lavori del pontile di serravalle non erano terminati e guarda caso dopo il tuo intervento i lavori sono terminati, un caso? forse i lavori dovevano terminare ugualmente ma credo che molti politici del paese leggano questo piccolo spazio.La scorsa settimana ho sentito alcune voci sulla possibilità dopo una domanda in comune di avere la conessione veloce (1mb) con abbonamento mensile ma ci vogliono 300euro per l'installazione dell'antenna, la mia domanda è questa, xkè un comune come il nostro che spende migliaia di euro in marciapiedi e lampioni non mette da parte un pò di soldi per collegare i cavi già presenti a Cologna? da paesano mi sento umiliato nel pagare 300euro di attivazione, a parte il fatto che non ho questi soldi e sono destinato come tanti altri ragazzi a rimanere in queste condizioni, volevo chiedere il tuo parere sulla questione e magari qualke altra alternativa valida per viaggiare normalmente senza attendere 10 minuti per aprire una pagina web, grazie a presto


lunedì 7 aprile 2008

Che sia questo il traghetto a cui pensano? a energia solare...


Ancora chiacchiere ; il traghetto .

Ciak si ricomincia.
Comincia la campagna elettorale per le amministrative,ci promettono il traghetto,
prevedendo di stanziare una cifra considerevole per il nostro comune 160.000,00 € .
Però, siamo diventati ricchi .
Mentre per affrontare il problema della sicurezza ne stanziano 2000,00 €, non vi sembra un’assurdità ? si sono fatti incontri ,riunioni,i partiti hanno firmato un documento unitario e il risultato è che viene stanziato il baget solo per le spese di cancelleria .
Si, certo ci promettono di stanziarne 15.000€ ma io nella presentazione del bilancio ne ho visti solo 2.000€ ,il resto è noia.
Non mi sembra che si siano fatte riunioni ,incontri o firmati documenti per l’emergenza traghetto o mi sbaglio?.
Anni fa la provincia aveva stimato 10.000 passaggi annuali che divisi per i giorni di un anno sono circa 27 passaggi al giorno.
Attenzione, la provincia aveva stimato 10.000 passaggi ma il conduttore ne denunciava 5000 che divisi per 365 giorni equivalgono a 13 passaggi giornalieri e noi ricchi del Comune di Berra prevediamo di spendere 160.000,00€ per 27 forse o 13 forse persone che usufruiscono del servizio.
Allora io propongo di mettere dei punti luce in tutte le corti private e vi garantisco che le persone soddisfatte da questa proposta sono molto di più di quelle che intendono usufruire del traghetto.
Anzi vi dirò di più, con dei lampioni a energia solare l’investimento non sarebbe così costoso.
Una cosa che deve farci l’amministrazione, adesso che ci penso , è il ponte sul Po, non ce l’avevano promesso 5 anni fa?
Ho fatto tempo fa, un piccolo progetto per il servizio del traghetto,dove ho chiesto ad una azienda di Mantova un preventivo di spesa per un traghetto, la quale mi ha mandato un progetto di traghetto che costava circa 290.000€ chiavi in mano, il traghetto in questione poteva trasportare anche corriere.
Se i comuni interessati sono 5 e le province sono 2 mi spiegate il perché solo il comune di Berra deve affrontare un impegno così oneroso da solo.
Facciamo un po’ di conti :

290.000 € diviso 7 soggetti amministrativi risultato, poco più di 40.000 € per soggetto amministrativo.

Se invece ripartiamo la cifra stanziata dal nostro comune anche per le altre amministrazioni il risultato è
160.000 € per 7 soggetti amministrativi il risultato è 1.120.000€
cavolo!!!cosa è un traghetto di lusso?

Le domande nascono spontanee , ci spiegate come verrà suddiviso il progetto del traghetto?
E ‘ un ‘iniziativa solo del comune di Berra ?
A chi e rivolto questo servizio ?
Che crescita prevede di dare un servizio di questo genere al nostro comune ?
Come si prevede di appaltare questo servizio ?
In che contesto viene affrontato un investimento di questa portata ?
Le aziende di trasporto pubblico non avevano rinunciato a questo servizio ?
Di domande ne ho ancora tante ,dovrei scrivere molto e rischierei di annoiarvi ,perciò mi fermo,
ma dal momento che quelli che si pensano di spendere sono soldi pubblici, mi sembra legittimo pretendere delle risposte.
Con articoli cubitali sui giornali di presunte novità non si raggiungono degli scopi ma si diffondono solo chiacchiere.(COME AL SOLITO).A proposito i FURTI continuano……………

sabato 29 marzo 2008

RISULTATI DEL SONDAGGIO.......


Da oggi non si possono più effetuare sondaggi riguardanti le elezioni del 13-14 Aprile ,vi do i risultati :

totale voti 238

PDL 90 voti 37%

PD 132 voti 56%
Centro UDC & C 3 voti 1%

Socialisti 4 voti 1%

Sinistra arcobaleno 2 voti 0%

La Destra 7 voti 2%




considerando che siamo in un territorio prevalentamente di Sinistra il risultato del PDL non è male ,nel sondaggio non c'è la Laga . Auguri a tutti e che vinca il migliore cioè NOI..




martedì 25 marzo 2008

OGGI SULLA NUOVA ARRIVANO LE CONFERME.....


----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Se n'è accorto anche il Parroco,Cologna sta morendo ,certo lui è molto più moderato nell' analizzare il problema ,ma io non lo sono affatto e dico quello che penso.

Reverendo lei pensa che i progetti e le promesse fatte siano la risposta dei problemi che affliggono Cologna ? Bè ,le dico e le confermo, che sono parole ,parole ,parole, come quella famosa canzone .

L'obbiettivo 2 è un fondo che è finito,ora si parla di fondi strutturali ,le potrei dire come funzionano ma dovrei scrivere molto e rischierei di annoiarla .

L'attracco commerciale a Cologna, si certo un bel progetto, ma è destinato a rimanere tale per molti anni ,dunque parole ,parole, parole.

Le parole concrete sono quelle dei volontari di tutti i gruppi che esistono a Cologna ,che cercano di tenere viva la comunità,quelli sono i veri protagonisti della vita di Cologna .

Ho un idea di politiche che servirebbero a Cologna e sono politiche concrete ,sono politiche pensate sulla base della specificità di Cologna ,basate sulla posizione di Cologna ,basate sulla ricchezza di Cologna ,quando sarà il momento le condividerò con voi e voi darete il responso ,non cerco di diffondere false speranze ma di darvi la possibilità di decidere il vostro futuro.

Chi sta governando da 60 anni a oggi la risposta non l'ha trovata ,pensate che ve la diano con le parole ,le parole sono aria che esce dalla bocca di chi le dice e devono essere accompagnate da fatti concreti ,ora il fatto concreto che esiste a Cologna è che in 8 anni si è passati a un meno 12 % di popolazione e alla chiusura di attività produttive ,questi sono i fatti ,solo voi potete cambiarli .

Siamo in democrazia e il popolo è sovrano nel scegliere gli amministratori dunque una riflessione va fatta .

domenica 16 marzo 2008

ANCHE A COLOGNA IL GAZEBO DAY FA IL PIENO.....


Carissimi lettori,


oggi siamo stati a Cologna e devo dire che la frazione del Comune di Berra ha risposto in maniera corposa all'iniziativa organizzata dal PDL locale.

Sapete vero dove è Cologna! vi chiedo questo perchè questa frazione sembra dimenticata dall'amministrazione locale, e non sono io a dirlo ma le persone che vi abitano .

Allora carissimi amministratori ,vi ricordo che nel comune di Berra siamo tre frazioni ve le elenco Berra,Serravalle e COLOGNA.

Sono rimasto impressionato dalla chiusura di molte attività commerciali del paese ,sembra che quel paese un tempo molto popoloso , fosse fonte di discussione nel momento di decidere se fare il comune a Berra o a Cologna ,ma quei tempi sembrano lontani , la colpa?

non voglio infierire ,ma, qualcuno un esame di coscienza se lo deve fare dal momento che qui da noi sono 60 anni che ci governa solo una parte politica e sapete bene quale parte è.

Vuoi vedere che non fanno niente o poco perchè a Cologna la maggioranza dei voti non è dalla loro parte?

Se fosse così carissimi abitanti di Cologna alle prossime elezioni amministrative la parola d'ordine deve essere CAMBIAMENTO.SALUTI E SIATE OTTIMISTI, CAMBIARE SI PUO'!!!......

venerdì 7 marzo 2008

RISPARMIARE !!!! SI PUO'...............


Carissimi Lettori ,oggi voglio spendere due parole per stimolare chi ci sta governando a soffermarsi su un argomento di importanza strategica anche nel nostro piccolo Comune.

L'argomento è l'energia.

Esiste una legge varata nel lontano 1991 che prevede che le amministrazioni Comunali rilascino l' autorizzazione per costruire nuove case solo se rispettano dei parametri di consumi di energia, non sto qui a raccontarvi la descrizione della legge perchè sarebbe troppo lungo ,però vi garantisco che questa legge è in vigore e che ultimamente si è inasprita ,infatti il Comune nel momento in cui rilascia l'autorizzazione applica la legge.
Ma esite un comune che è all'avanguardia; il Comune in oggetto è il comune di Bolzano.
Ora a Bolzano si risparmia energia ,con il beneficio di inquinare molto meno,senza stravolgere le abitudini dei cittadini.

Tutto questo per dirvi che anche in questo campo le politiche perseguite non sono rivolte al risparmio energetico ,ma voi direte: "Cosa possiamo fare nel nostro piccolo Comune ?" Vi dico: "Tantissimo! Valutare una serie di contributi mirati per abbattere i costi più alti degli impianti,promuovere il fotovoltaico per l'elettricità,promuovere il sitema di riscaldamento a pavimento misto con pannelli fotovoltaici e piccole caldaie per integrare ,cosi da avere un risparmio notevole sul consumo del gas."

Grazie alla liberalizzazione europea, dal 1° luglio 2007 tutti possono scegliere liberamente il fornitore di energia elettrica e di gas. I cittadini sono dunque chiamati a svolgere un ruolo importante per favorire la concorrenza e promuovere una migliore qualità dei servizi. Ma per potere usufruire appieno dei propri diritti, devono comprendere che sono liberi di cambiare fornitore, che hanno il diritto a condizioni trasparenti e che saranno tutelati contro pratiche ingannevoli o fuorvianti. E' dunque importante promuovere una migliore informazione.

Ecco tutte queste azioni possono essere fatte dai nostri amministratori ,ma portroppo nulla si muove ,nulla si dice ,nulla di nulla ,ma presto si voteranno le amministrative ed è lì che chiederemo il conto su politiche sterili che fino ad oggi si sono perseguite.

Rimango comunque a disposizione se si vorranno cominciare politiche innovative per il settore energia, anche se politicamente sono molto lontano da questa amministrazione, perchè la politica deve essere lo strumento e non lo scopo.

Ah, dimenticavo ,ho notato,che il nuovo impianto di illuminazione installato nelle vie Filippo Pivanti ,Mario Bonamico,di Serravalle pur essendo dotate di un sistema di risparmio energetico che abbassa l' intensità di luce durante le ore notturne,non è ancora in funzione ,se così fosse pregherei di attivarlo cosi da risparmiare denari pubblici. "Sono stato alzato fino alle 4 di notte per controllare" Saluti.

giovedì 28 febbraio 2008

GRILLANDA A BARBIERI: COSA FAI, IL FURBETTO DEL QUARTIERINO..?



Vi propongo la lettera del presidente di Alleanza Nazionale del comune di Berra inviata all'aministrazione riguardante l'intervento di Filippo Barbieri . (la foto non era questa pochi istanti fa, ma purtroppo......)
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CONSIDERAZIONI RIGUARDO ALL’INCONTRO SULLA SICUREZZA DEL 25/02/2008 IN TEATRO A BERRA, “CONDIVISO” DA TUTTI I PARTITI RAPPRESENTATI IN COMUNE.Dopo tre giorni di valutazioni, mi permetto di fare alcune considerazioni riguardo all’incontro di lunedì scorso sul tema sicurezza nel Comune di Berra.Avendo partecipato a tutti gli incontri per la preparazione della serata in oggetto, sono sicuramente a conoscenza del grosso lavoro che è stato fatto per la buona riuscita della serata, buona riuscita che non intendo come partecipazione dei Cittadini o come allestimento del teatro, buona riuscita in termini di contenuti, in termine di condivisione di intenti. Garantisco che non è stato facile tra esponenti di partiti diversi tra di loro per storia ed ideali arrivare a condividere completamente, tutti insieme un documento che contenesse le azioni che si richiedeva venissero messe in atto dall’Amministrazione Comunale, ma ci siamo riusciti, per il bene della nostra Cittadinanza e per arrivare ad ottenere queste azioni in tempi ragionevoli, considerato che nella maggior parte dei casi la politica ha tempi biblici.Ci siamo riusciti perché ci siamo fatti una grossa promessa da destra a sinistra: “non usare l’argomento sicurezza per farsi campagna elettorale” ma utilizzare tutte le nostre energie per sviluppare il “documento sicurezza” e per ottenere come detto sopra l’applicazione degli interventi nel più breve tempo possibile.Ebbene seduto al tavolo dei relatori, dopo l’introduzione del Sindaco ed i primi interventi del pubblico, pensavo: “è stato mantenuto quello che ci siamo promessi, nessuno sta cercando di fare campagna elettorale” considerato che eravamo tutti segretari o presidenti di partiti politici e che siamo a meno di due mesi dalle elezioni politiche, il mio pensiero era positivo , stavamo lavorando in quest’occasione (dal basso delle nostre cariche politiche) per i nostri Cittadini e non per le segreterie di partito .Quest’atmosfera e questa sensazione, che peraltro gratificano un Consigliere Comunale quando intuisce che anche con il proprio apporto sta cercando di fare qualcosa di buono per la propria Comunità, improvvisamente viene interrotta dall’intervento del Capogruppo della maggioranza Filippo Barbieri.È vero, il Barbieri non aveva partecipato nemmeno ad uno degli incontri per organizzare la serata, in quanto non ricopre all’interno del proprio schieramento politico funzioni di segretario o presidente,ma era sicuramente al corrente - essendo in stretto contatto politicamente sia con il Sindaco, che con il suo segretario di partito - dell’impegno preso da tutti di portare avanti il progetto in modo unitario- senza come già detto, sfruttare la situazione per farsi campagna elettorale,. Lui stesso tante volte “chiacchierando” anche con me , si è raccomandato di essere corretti con gli impegni presi in fase di programmazione dell’evento.La sensazione non è stata solo mia, vedevo le espressioni degli intervenuti e dei suoi compagni di partito, il buon Barbieri interviene con una lunga relazione, in cui illustra un’iniziativa di raccolta firme che lui, insieme al suo partito (pd) intende portare avanti, richiede più di una volta il sostegno dei suoi elettori e del suo gruppo politico e si fa garante di far avere questa sorta di petizione popolare al ministero competente. Lo sconcerto è stato totale, sia noi presidenti di partito che il pubblico, non abbiamo capito perché in un contesto di unione di intenti fino a quel momento apprezzato sia dagli intervenuti che dagli organizzatori , Barbieri Filippo abbia voluto uscirsene con un’iniziativa tutta sua e “a suo dire” del suo partito. Tale iniziativa eventualmente doveva essere portata sul tavolo delle trattative al momento della stesura del documento e sicuramente sarebbe stata condivisa e sottoscritta all’interno delle proposte illustrate nel documento presentato ai Cittadini.Barbieri d’altronde non è nuovo a volta faccia ed incoerenza, con inizio dalla sua esperienza politica, prima all’interno della lista dell’attuale opposizione, al successivo passaggio nell’attuale lista di maggioranza. Forse Barbieri non ha fatto della coerenza e della correttezza politica la sua bandiera, ma questo penso l’abbiano capito tanto gli “addetti ai lavori” quanto i Cittadini.Il parere che a questo punto vorrei fosse reso pubblico è quello sia del Sindaco Capisani Cristiano come istituzione che del segretario del PD Marco Marchesini (che purtroppo durante la serata non era presente per problemi di salute) persone che ritengo più coerenti e corrette nei ruoli che ricoprono politicamente.Da parte mia, come Capogruppo dell’opposizione, consiglio a Barbieri Filippo di non cercare più assolutamente collaborazione fino a che non impara ad essere più “politicamente corretto” .Mi ritengo deluso da questo modo di comportarsi, anche se sono convinto che l’iniziativa sia stata presa in modo completamente autonomo e che il Sindaco ed il responsabile del Partito Democratico del Comune di Berra si dissoceranno da questo episodio.Grillanda StefanoPresidente del Circolo diAlleanza NazionaleDel Comune di Berra
La risposta di Barbieri la potete trovre su www.serravalleweb.com in politica locale,io non la pubblico perchè sono di PARTE.

domenica 17 febbraio 2008

FINALMENTE E' NATO!!!!...................


Carissimi lettori ,

si cominciano a delineare le scelte, dei vari gruppi .
la scelta di Casini di correre da solo non l’ho capita ,forse per ignoranza politica .
Ma la scelta di Fini di fondare il partito del popolo delle libertà insieme a quelli di Forza Italia è secondo me la scelta giusta , penso che sotto ci sia un progetto politico, che è destinato a continuare per molto e soprattutto impedisce che vadano al governo Veltroni e Prodi che sono una storia già vista,indipendentemente da quello che dicono in campagna elettorale .
Sono sicuro che il popolo di Alleanza Nazionale approvi questa scelta, come la approvi il popolo di Forza Italia, che con la rinuncia al proprio simbolo fonderanno il nuovo partito .
Notate bene quello che vi dico “rinunciano” al proprio simbolo e non ai propri valori e alla propria storia, quelli fanno parte di ognuno di noi e nessuno ce li può far cambiare .
Vedete quando si cerca di scrivere il proprio futuro si rischia di dover soffrire , ma le sofferenze che proviamo si riveleranno soddisfacenti in un prossimo futuro.
Siamo entrati in una nuova fase politica che per noi comuni mortali è difficile da capire,ma se ascoltate bene i vari comizi, noterete che tutto è basato su progetti chiari,senza sconfinare in ideologie , i contenuti sono di carattere programmatico ,sembra quasi che le ideologie siano messe in secondo piano, il che mi sembra un cambiamento effettivo da entrambe le parti.
Voglio condividere un pensiero con il mio popolo che è il popolo di Alleanza Nazionale :
non abbiate paura dei cambiamenti noi non rinunciamo ai nostri valori ne alle nostre idee ,semplicemente stiamo crescendo, stiamo diventando una destra moderna, il nostro leader non dimenticatelo ci ha fatto crescere ,non facciamoci prendere da nostalgie del passato ,il passato deve insegnarci a fare meglio il nostro futuro.
Noi continueremo a vivere come dovessimo morire domani, ma penseremo come non dovessimo morire mai. (Giorgio Almirante).

IL POPOLO DELLE LIBERTA' VIENE PENSATO DA TEMPO...

Vi ripropongo un articolo uscito tempo fa sul Giornale che ci può far capire alcune cose: -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Forse il gelo si scioglie........

Fini vede il sereno: con Silvio sarà pace- mercoledì 28 novembre 2007da Roma«La pace scoppierà. Berlusconi è il padre nobile del centrodestra e il centrodestra non può assolutamente consentire che il patrimonio accumulato in questi anni vada perduto o disperso». Amedeo Laboccetta è un dirigente di lungo corso di Alleanza nazionale, uno di quelli che, nel nome della sua storia ma anche dell’amicizia e dalla stima che da sempre lo lega al leader di Via della Scrofa - e ancor prima a Giorgio Almirante - può permettersi di parlare a Gianfranco Fini senza timidezze o vizi di deferenza. È per questo che quando lunedì mattina lo incontra per una chiacchierata informale, gli esprime con chiarezza il suo pensiero.«Caro Gianfranco, ma che vogliamo fare con Berlusconi? La società civile legata alla nostra parte politica, il popolo del 2 dicembre, non riesce proprio ad accettare le divisioni attuali. L’elettorato ci dice che bisogna riprendere a lavorare al dialogo. È ora di tornare a costruire». La replica del leader di An è rassicurante e fatalista. «Amedeo, vedrai che quando questa stagione di emozioni forti si sarà placata le ragioni della politica finiranno per prevalere». Laboccetta, però, insiste. E si candida ad avviare in prima persona le prove tecniche di riconciliazione, indossando i panni del pompiere e dell’emissario di pace. «Gianfranco, visto che nessuno vuole fare il primo passo, lo faccio io. Con la mia associazione Polo Sud, a cui da sempre danno il loro contributo esponenti di tutti i partiti del centrodestra, a gennaio organizzerò a Napoli un grande evento sul Meridione, invitando te, Berlusconi, Casini e Bossi. È la nostra gente che vuole vedervi insieme».L’entusiasmo di Laboccetta convince Fini che gli concede il suo via libera. E il dirigente partenopeo compie subito il primo passo. Telefona a Marcello Dell’Utri e fissa un appuntamento per la prossima settimana per iniziare a tessere la sua trama e provare a dare il suo piccolo contributo. Quel che è certo è che per dissipare la tensione ci vorrà un investimento di buona volontà da entrambe le parti. Qualcosa, comunque, si inizia a muovere, soprattutto grazie alla spinta proveniente dalla base. Ieri, ad esempio, nel corso di un convegno della Fondazione Farefuturo, un ragazzo si è alzato in piedi e dalla platea ha chiesto al leader di An se non sarebbe ora di «tornare allo spirito del 2 dicembre». «Non parlo di politica» la risposta di Fini. Corredata da una postilla: «Comunque oggi è il 27 novembre, al 2 manca poco, a quella data ci stiamo arrivando, la sua domanda è profetica».È proprio da questa volontà di popolo che Laboccetta vuole tentare di far ripartire il dialogo. «La gente al Sud è esasperata, il fallimento delle amministrazioni regionali è sotto gli occhi di tutti. Ora dopo lo spariglio di Berlusconi bisogna tornare a puntare sul futuro. Berlusconi deve fare il regista della coalizione e del ritorno al governo. Dobbiamo smettere di fare regali alla sinistra».
Fonte il giornale .it

lunedì 11 febbraio 2008

COMINCIA UNA NUOVA FASE.....FORSE...!!!!!



Bene carissimi lettori comincia una nuova fase politica Italiana ,
tra breve ci saranno le elezioni nazionali e lo scenario è cambiato drasticamente .
sembra che la scelta di tutti e due gli schieramenti voglia lasciare distaccate le ideologie ,
bè su questo sono d’accordo, si comincerà a parlare di politica senza rimuginare vecchi pensieri del passato sia a destra sia a sinistra, non si parlerà più di comunisti e di fascisti e a mio avviso è un bel passo in avanti .
Rimangono dei fronzoli di giurassici che ancora pensano che la lotta di classe sia il futuro ma
sono destinati a non essere ascoltati da nessuno ,bene ha fatto Veltroni a disfarsene .
Dalle prime battute dei due schieramenti sembra che il confronto avvenga sui cambiamenti e sulle scelte da fare urgentemente .

Concordo con entrambi, ma si sa io sono di parte e se devo spezzare una lancia la spezzo per la mia
parte e vi dico che i punti del popolo delle libertà sono davvero interessanti ve ne dico alcuni :

1) Tolleranza zero contro Rom ,Clandestini e criminali.
2) Poliziotti di quartiere nelle città oltre i 15.000 abitanti.
3) Abolizione dell’ici sulla 1° casa.
4) Abolizione delle tasse sugli straordinari.
5) Riduzione delle spese dello stato.
6) Agevolazioni a giovani e famiglie per l’acquisto della prima casa.
7) Rilancio delle grandi opere .
8) Liberalizzazioni.
9) Privatizzazione dei servizi pubblici locali.

Questi 9 punti sono una buona partenza .


I democratici invece danno una parola d’ordine che spiega quasi tutto del loro travagliato cambiamento. La parola è “TRASFORMARE” in questa parola c’è tutto .
Io penso che noi Italiani non dimenticheremo i 18 mesi di governo Prodi che tuttora è presidente del P.D. come potremmo dimenticarcene ,è stato un incubo, che per fortuna è finito e spero non ritorni presto .
Ci ha lasciato un ricordino il nostro Professore un piccolo buco di SETTE MILIARDI DI EURO ,
doveva pagare i 101 tra sottosegretari e porta borse “una cosa vergognosa” una cosa che non esiste da nessuna parte almeno in questo mondo, ma dimenticavo forse loro sono Marziani.
Ieri sui giornali è apparso un articolo che diceva che il Quirinale taglia i costi e guarda caso i primi a subirne l’effetto sono i Granatieri come volevasi dimostrare anche il Quirinale come il governo passato taglia gli stipendi alle forze dell’ordine non considerando che i tagli devono essere di natura strutturale e non nella sicurezza.
E’ semplice tagliare persone che obbediscono agli ordini senza dissentire, occorrerebbe licenziare qualche dipendente fannullone e penso che qualcuno ci sia anche al Quirinale, visto che ci costa un enormità in confronto ad altri paesi europei . ma arriveremo anche in quel santuario molto presto.
Sono graditi i commenti di tutti saluti.

martedì 15 gennaio 2008

LA SICUREZZA E' NEL LORO D.N.A. ?....FORSE...


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Alla fine si doveva arrivare a questo esito : anche da noi sono arrivati i ladri .
Da diversi mesi nel comune si verificano furti ,che stanno provocando non poca preoccupazione a tutti noi ,stiamo per essere contagiati da fobia da antifurto .
Ma mentre noi cittadini ci preoccupiamo, i nostri amministratori non ci dicono cosa intendono attivare per combattere questo fenomeno che da noi ancora rimane un fenomeno (per fortuna), come al solito rimangono passivi .
Non ci si poteva aspettare altro dalle politiche Nazionali riguardo l’immigrazione, stiamo diventando il paese dei balocchi per ladri, malavitosi ,spacciatori , sfruttatori della prostituzione .
Noi come piccola comunità non possiamo sicuramente risolvere il problema ,ma possiamo arginarlo, a patto che gli amministratori si tirino su le maniche e comincino ad amministrare .
Siccome io non sono uno che spara nel mucchio ma che cerca la soluzione dei problemi attraverso la concertazione anche con gli avversari politici,propongo tre azioni possibili:


1) Valutare una fascia di servizio notturno per i Vigili Urbani.


2)Installare un sitema di video sorveglianza nei punti strategici dell'intero territorio.


3) Valutare la formazione di un comitato per la sicurezza del territorio.


Per formulare queste tre possibili azioni non ci è voluto Marconi, ma solo un po’ di sensibilità per la propria comunità.


Se continuiamo a pensare di non fare scelte, diventeremo molto presto il paese dei balocchi ,allora la parola d'ordine non può essere che una Agireeeee.......