CAMBIARE SI PUO', SE NON ORA QUANDO!

venerdì 31 maggio 2013

FATEVI UNA LETTURA E MEDITATE.....





FATEVI UNA LETTURA ...



Di seguito la stima del Saldo dei Residui Fiscali nel 2012, regione per regione.

I saldi sono calcolati a partire da dati RGS ed ISTAT, confrontando le Entrate Complessive Regionalizzate (fiscali e contributive) e le Spese Complessive Regionalizzate (escludendo quelle per Interessi). Il saldo complessivo e’ il saldo Primario 2012 dell’Italia.



... RESIDUI FISCALI COMPLESSIVI: LOMBARDIA IN ATTIVO RECORD PER 56,5 MILIARDI



Il Nord presenta un Residuo Fiscale attivo per quasi 95 miliardi di Euro, l’Italia centrale di 8, il Mezzogiorno un passivo di 63.

La Lombardia da sola ottiene un saldo attivo di oltre 56,5 miliardi, Emilia Romagna e Veneto circa 15.

Tra le regioni in passivo: Sicilia e Campania 16 miliardi, Puglia 12,5 e Calabria quasi 9 miliardi.



SALDI IN % SUL PIL: LOMBARDIA HA UN RESIDUO FISCALE RECORD PARI AL 17% DEL SUO PIL, IL MEZZOGIORNO UN PASSIVO DEL 17% DEL PROPRIO PIL



Il Nord presenta un Residuo Fiscale attivo dell’11% del PIL (la Germania e’ al 2% come saldo primario attivo), l’Italia centrale al 2,4%, il Mezzogiorno un passivo del 17%.

La Lombardia da sola ottiene un saldo attivo del residuo fiscale del 17% del proprio PIL, Emilia Romagna 11%, Veneto 10%.

Tra le regioni in passivo: la Calabria ha un deficit del 26% del proprio PIL, la Sicilia 19%, Campania e Puglia sul 17%.

lunedì 22 aprile 2013

NON SOLO ‘ROM E SINTI’, LA REGIONE PARTNER DELL’UE ANCHE PER IL NUOVO ‘PACCHETTO IGIENE’




ACCOLTA L’INTEGRAZIONE RICHIESTA DAL LEGHISTA CORRADI (LN): “TUTELA DELLA QUALITÀ, SICUREZZA ALIMENTARE E TAGLIO ALLA BUROCRAZIA LE NOSTRE PRIORITÀ”

Non ci saranno solo le proposte della maggioranza in Regione sull’”integrazione di rom e sinti” all’attenzione dell’Unione europea, ma anche il nuovo “pacchetto igiene” e la tutela delle produzioni tipiche. A proporre l’integrazione è stato il consigliere regionale leghista Roberto Corradi che ha ottenuto il voto unanime dei colleghi della commissione Sanità. Ora la Regione potrà così partecipare al percorso per la nuova definizione delle norme europee in materia di igiene e tutela delle produzioni territoriali. Una partecipazione che nasce dal basso, dai territori, e per questo si chiama “fase ascendente”.

“Riteniamo fondamentale che una regione vocata all’agroalimentare come l’Emilia Romagna possa dire la sua su temi fondamentali come l’igiene pubblica, la tutela delle produzioni, le garanzie sulle nostre tipicità, troppo spesso gravemente penalizzate dagli standard imposti in sede comunitaria dai grandi gruppi e dalle multinazionali - commenta il consigliere del Carroccio -. Non dimentichiamo che in passato produzioni tradizionali e di grande valore aggiunto per il territorio hanno rischiato di essere spazzate via dalle assurde norme europee”.

“Il contributo che intendiamo fornire andrà innanzitutto nella direzione della tutela dei prodotti a marchio di origine e della semplificazione e riduzione degli oneri normativi a carico delle imprese del settore, oggi gravate da costi e burocrazie insopportabili proprio in conseguenza di norme comunitarie che fino ad ora hanno ignorato le peculiarità dell’agroalimentare emiliano romagnolo". "Auspichiamo che l’UE sia attenta alle indicazioni che le forniremo e che in futuro si possa rendere più semplice la vita a chi fa qualità nell’interesse della nostra terra e della tutela della salute dei consumatori”.

22 aprile 2013

Ufficio Stampa del Gruppo Assembleare


Lega Nord Padania Emilia e Romagna