CAMBIARE SI PUO', SE NON ORA QUANDO!

giovedì 15 novembre 2007

Ascoltiamo L'Europa......


Noi abbiamo una fortuna l'Unione Europea .

se non siamo ancora falliti come sistema paese è perché siamo comunitari ,infatti con i Governi che si sono succeduti dal 1948 fino ad arrivare ai giorni nostri ,che hanno fatto di tutto ma non le scelte importanti per riuscire a crescere e ammodernare il paese ,sembra che la fortuna ci stia venendo incontro .

l'Europa non permetterà che l'Italia diventi come il Burundi .

L'articolo che inserirò parla di sitemi di telecomunicazioni e linee veloci , ed e tratto direttamente dalla rappresentanza in Italia della Commissione Europea.

Perché nessuno ne parla di questi cambiamenti?

Buona lettura .

Ne beneficeranno 500 milioni di consumatori
La Commissione ha adottato oggi le proposte di riforma delle norme UE in materia di telecomunicazioni. Con la riforma la Commissione vuole consentire ai cittadini europei, ovunque si trovino e ovunque viaggino nell'UE, di beneficiare di servizi di comunicazione di migliore qualità e a prezzi più accessibili, sia per la telefonia mobile che per il collegamento veloce a Internet a banda larga che per la televisione via cavo. Per conseguire questo obiettivo, la Commissione propone di rafforzare i diritti dei consumatori, di ampliarne le possibilità di scelta, rafforzando la concorrenza tra gli operatori di telecomunicazioni, di promuovere gli investimenti in nuove infrastrutture di comunicazione, in particolare liberando lo spettro radio per servizi senza filo a banda larga, e di rendere più affidabili e più sicure le reti di comunicazione, in particolare per quanto riguarda i virus e gli altri attacchi informatici.
"A partire da oggi il mercato unico senza frontiere per gli operatori europei di telecomunicazioni e per i consumatori cessa di essere un mero sogno", ha dichiarato José Manuel Barroso, presidente della Commissione europea. "Le telecomunicazioni sono un settore in cui il mercato unico europeo può contribuire a conseguire risultati molto concreti per tutti i cittadini, in termini di maggior scelta e di prezzi più bassi, sia per la telefonia mobile che per il collegamento a Internet a banda larga. Allo stesso tempo, un mercato unico di 500 milioni di consumatori offre nuove possibilità agli operatori di telecomunicazioni, a condizione che l'Europa contribuisca ad assicurare una concorrenza effettiva e l'uniformità delle regole del gioco. È per questa ragione che abbiamo deciso di agire oggi. Una regolamentazione più europea è particolarmente giustificata nel settore delle telecomunicazioni. Dopo tutto, le onde radio non si arrestano ai confini, e il protocollo Internet non ha nazionalità."Viviane Reding, commissaria europea responsabile delle telecomunicazioni, ha dichiarato: "Le proposte di riforma delle telecomunicazioni presentate oggi mettono in primo piano i cittadini europei. Finora l'Europa ha realizzato importanti progressi aprendo i mercati delle telecomunicazioni a nuovi operatori e assicurando in modo progressivo una maggiore concorrenza. Tuttavia, gli operatori di telecomunicazioni dominanti, spesso ancora protetti dai governi nazionali, continuano a controllare segmenti di mercato determinanti, soprattutto per quanto riguarda la banda larga, il che limita la libertà di scelta dei consumatori. II 10% dei cittadini dell'UE continua a non disporre di accesso alla banda larga. Per guidare l'economia digitale europea sulla strada giusta sono perciò necessari nuovi diritti dei consumatori, una nuova dose di concorrenza, un sistema efficace di autorità di regolamentazione indipendenti del mercato delle telecomunicazioni, nuovi investimenti in infrastrutture competitive e più spazio per i nuovi servizi senza filo."

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Quel 10% dei cittadini dell'UE in che percentuale sono italiani? In che percentuali si investirà nella telefonia e quale nella banda larga?

Stefano Bigoni ha detto...

estrapolarti la percentuale italiana non sono in grado, per mancanza di numeri, ma ti posso dire che qui da noi per esempio non c'è la banda larga e dunque rientriano in quel 10% di cui si parla.
per gli investimenti nella banda larga be penso dipenda dalle amministrazioni publiche,invece per la telefonia ne vedremo delle belle!!! ciao e grazie.